Giornata della Memoria 2013
Il Presidente del Consiglio regionale rende omaggio ai 'servitori dello Stato'
Milano, giovedì 7 febbraio 2013
Per commemorare, in forma solenne, tutte le
vittime del terrorismo, della mafia e di ogni altra forma di criminalità, il
Consiglio Regionale ha celebrato oggi 7 febbraio il “Giorno della Memoria”
con una cerimonia tenutasi questa mattina nell’Aula consiliare di
Palazzo Pirelli.
Alla presenza della autorità civili e militari e dei parenti di coloro che hanno
sacrificato la propria vita nell’adempimento del dovere e al servizio della
Repubblica, dopo gli interventi del Presidente del Consiglio Regionale e
del Presidente di Regione Lombardia, la cerimonia si è chiusa con un minuto
di raccoglimento sulle note del "Silenzio fuori ordinanza".
Il Presidente del Consiglio regionale ha rivolto un ringraziamento
particolare a tutte le associazioni che con la loro attività promuovono il
ricordo e la testimonianza di chi quotidianamente si è adoperato e si adopera al
servizio della società e per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, le Forze
dell’Ordine per prime, portatrici e testimoni dirette di valori più che mai
attuali anche per le future generazioni. Ha quindi sottolineato come la
celebrazione di oggi costituisca una sfida culturale ed educativa da rinnovare
costantemente e come i familiari delle vittime hanno diritto ad avere giustizia
e pene certe per gli assassini, evidenziando come la domanda di verità e
giustizia non può e non deve cadere nel vuoto.
Sul fatto che dal 2005 Regione Lombardia ha voluto dare un segno concreto di
vicinanza ai Servitori della Repubblica ricordando quanti sono caduti vittime
del terrorismo, della mafia e di ogni altra forma di criminalità, si è
soffermato il Presidente della Giunta regionale, che ha poi proposto
all’attenzione generale l’esempio di persone che hanno offerto la loro stessa
vita perché credevano in una convivenza civile basata sul riconoscimento dei
valori di giustizia e sul rispetto del prossimo, valori fondanti della
tradizione lombarda da preservare e trasmettere.
Il "Giorno della Memoria" è stato istituito dalla legge regionale
n.10 del 2004, che prende spunto dall’omicidio di Renato Barborini e
Luigi D'Andrea, agenti della Polizia di Stato uccisi entrambi il 6 febbraio
1977 in un conflitto a fuoco con la banda Vallanzasca al casello autostradale di
Dalmine.