Giornata della Memoria 2015
In Consiglio Regionale il “Giorno della Memoria” in ricordo dei caduti nell’adempimento del dovere
Martedì, 03 febbraio 2015.
Per commemorare in
forma solenne tutte le vittime del terrorismo, della mafia e di ogni altra
forma di criminalità, il Consiglio regionale ha celebrato martedì 3 febbraio
2015 il “Giorno della Memoria”: la cerimonia si è tenuta in Aula
consiliare alla presenza di numerose autorità civili e militari e di alcuni
familiari delle vittime tra i quali Gabriella Vitali, vedova del Maresciallo
Luigi D’Andrea, e i familiari dell’agente di Polizia municipale Niccolò
Savarino, ucciso nel gennaio 2012 alla Bovisa di Milano, e del carabiniere
Giovanni Sali ucciso a Lodi nel novembre 2012. Inoltre era presente una
folta rappresentanza dell'UNMS.
"Questo momento di dolore immenso per voi –ha detto il Presidente
Raffaele Cattaneo, rivolgendosi ai familiari delle vittime presenti in aula
consiliare – deve essere, anche, di fierezza, perché i vostri congiunti
hanno perso la vita nello svolgimento del loro dovere. Le vostre ferite sono
le ferite della nostra comunità che i vostri cari hanno difeso fino al
sacrificio estremo. I Servitori dello Repubblica caduti ci lasciano una
testimonianza esemplare ma assolutamente antiretorica, perché il drammatico
attestato di questo valore non è lasciato alla parola, ma al gesto di essere
responsabili e fedeli alla propria missione”.
Dopo gli interventi del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e dell’Assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali, intervenuta in rappresentanza del Presidente della Giunta Roberto Maroni, un minuto di raccoglimento sulle note del "Silenzio fuori ordinanza" ha chiuso la solenne cerimonia, dedicata da undici anni alle vittime della criminalità e a chi ha sacrificato la propria vita al servizio della Repubblica e della collettività. Il "Giorno della Memoria" era stato istituito con la legge regionale n.10 del 3 maggio 2004. Nacque per celebrare il ricordo di Renato Barborini e Luigi D'Andrea, agenti della Polizia di Stato caduti entrambi il 6 febbraio 1977 in un conflitto a fuoco con la banda criminale Vallanzasca al casello autostradale di Dalmine.
UNMS Bergamo