VIII Giornata nazionale del caduto per Servizio
Roma, 23 aprile 2009
''Vorremmo che gli invalidi provenienti
dalle Forze dell'Ordine, dalle Forze Armate, dal settore del pubblico servizio,
intendo i rappresentanti della Magistratura ad esempio, possano avere la
scissione della pensione di invalidità da quella previdenziale ed ordinaria''.
E' questa la richiesta rilanciata a Roma,il 23 aprile scorso dal palco del Teatro Quirino, dal nostro Presidente Nazionale Alessandro Bucci, l'occasione l'VIII Giornata nazionale del Caduto per Servizio.
Un convegno dedicato alla ''Previdenza
risarcitoria: parità di diritti tra pubblico e privato'', un incontro per ''non
dimenticare'' e, dunque, ricordare ed onorare i Servitori dello Stato che hanno
saputo compiere il loro dovere fino all'estremo sacrificio, dedicato quest'anno
alla Guardia di Finanza. A moderare i lavori il giornalista Angelo Sferrazza che
ha voluto dare il via alla mattinata con un minuto di silenzio per le vittime
del terremoto che ha colpito l'Abruzzo, per tutti i deceduti a causa di una
catastrofe naturale e per coloro che perdono la vita nel mare antistante la
Sicilia, nella speranza di trovare in Italia una vita migliore. E, dinanzi ad
una platea gremita, alla presenza dei rappresentanti delle Forze dell'Ordine -
Carabinieri Polizia di Stato, Guardia di Finanza e dei parlamentari Maurizio
Bianconi (Pdl), Luigi Bobba (pd) e Paola Pelino (Pdl), il Presidente Bucci ha
ricordato che ''è da moltissimi anni che si parla di portare dei cambiamenti ad
una normativa che risale al 1917. Mentre per il lavoratore privato una serie di
modifiche sono state apportate nell'arco del tempo, per noi ancora non è
accaduto nulla. Siamo una categoria che ha dato tanto alla Patria, purtroppo
siamo trascurati''. Una realtà che andrebbe cambiata per Bucci il quale ha
ricordato che ''la nostra categoria sulla somma modesta che percepisce in caso
di invalidità, paga le imposte, ciò che invece non avviene per le altre
categorie. Si tratta di un fatto - ha sottolineato - che viola l'articolo 3
della Costituzione''. Una richiesta precisa, dunque, quella dell'Unione che
quest'oggi nell'VII Giornata per ''non dimenticare'', ha consegnato un
riconoscimento ai familiari di due Fiamme Gialle decedute in servizio,